In un mondo così fluido e in continuo mutamento non possiamo immaginare di fermare o bloccare il nostro processo di apprendimento o life long learning. La crescita e lo sviluppo della persona è un bisogno naturale e necessario; dobbiamo solo saperlo accogliere ed indirizzare nel migliore dei modi possibili. Comprendere a livello sistemico, saper scegliere e generare sarà una delle maggiori competenze che ci verranno chiese nel prossimo futuro.
La mente non è un vaso da riempire ma un fuoco da accendere perché s’infuochi il gusto della ricerca e l’amore della verità.” Plutarco, autore greco del I secolo d. C “
“Non smettere mai d’imparare e fa’ in modo di accrescere sempre ciò che sai: raramente la saggezza è frutto solo della vecchiaia.” Catone il Censore
Di cosa parliamo quando parliamo di Life long learning o apprendimento continuo? Cosa vogliamo dire, quale significato diamo?
Sempre più nel mondo del lavoro, e non solo, vengono richieste maggiori abilità, capacità e competenze. Partiamo da un presupposto: il modo di lavorare sta cambiando, il processo è iniziato ben prima della pandemia, che è stata un acceleratore del cambiamento. A dircelo sono i dati, dalla pandemia in poi abbiamo avuto quel fenomeno (ancora vivo) denominato “delle grandi dimissioni”[1].
Le persone” non sono più disposte a lavorare senza uno scopo! Le persone desiderano autonomia e contemporaneamente vogliono sentire di appartenere ad un gruppo, far parte di qualcosa di più grande che vada oltre lo stereotipo (modello) dell’avere un lavoro.
Per non lasciarsi travolgere da un mondo del lavoro così fluido, veloce e vulnerabile abbiamo bisogno di avere maggiore conoscenza e dare maggiore significato e valore a quello che facciamo. La conoscenza è data dalle informazioni sul contesto in cui ci troviamo, da una migliore comunicazione con l’Altro, da uno studio continuo, dalla capacità di immaginare oltre; il dare valore e significato è dato dal lavorare per obiettivi che riusciamo a condividere, che riusciamo a fare nostri!
Parliamo della conoscenza e dell’apprendimento continuo. Ogni giorno dovremmo avere la capacità di imparare qualcosa di nuovo, ecco allora che apprendimento e formazione rappresentano l’unica ancora di salvezza in una realtà difficile e piena di insidie come quella che stiamo vivendo oggi. Parafrasando Darwin, non vince il più forte ma chi conosce, si adatta e continua ad evolvere.

(foto 1 Continuare ad Apprendere)
In Italia abbiamo l’abitudine di pensare che dopo gli studi (siano essi riferiti alle scuole superiori o università), entrando nel mondo del lavoro, non ci si debba più formare e apprendere. Le nostre conoscenze teoriche potrebbero essere state acquisite quasi al 100%, ma siamo sicuri che tutto ciò in futuro potrà bastare? In un contesto che evolve è fondamentale continuare a stimolare l’apprendimento, essere preparati al cambiamento, immaginare nuove possibilità.
Se l’istruzione può essere un obbligo, l’apprendimento continuo deve essere una scelta, perché deve nutrirsi della propria motivazione ad apprendere e del desiderio di continuare crescere.
Il life long learning, infatti, parte dalle proprie necessità ed esigenze e ha lo scopo di far ottenere abilità/capacità utili alla propria crescita.
È una formazione costante che parte da noi stessi, dalle nostre motivazioni, dal significato che diamo alla vita. È una formazione continua che non termina a scuola e non usa lo stesso modello di apprendimento della scuola.
Per la maggior parte delle persone, è normale andare in palestra per allenarsi per raggiungere e mantenere il proprio benessere fisico, stare in buona salute. Invece è inusuale pensare che anche la nostra mente, il nostro cuore, hanno bisogno di stimoli e motivazioni per raggiungere e mantenere il benessere psico-emotivo.
Molte ricerche scientifiche condotte da varie università di tutto il mondo hanno dimostrato come imparare cose nuove contribuisca a contrastare l’invecchiamento del cervello e migliorare le prestazioni cognitive. La mente e il cuore hanno bisogno di tenersi in allenamento. Secondo Malcolm Shepherd Knowles[2], che è stato un educatore statunitense di fama mondiale, gli adulti apprendono meglio quando:
- – I contenuti proposti sono rilevanti, ovvero, oltre che a trasferire sapere, trasferiscono capacità.
- – Le persone si sentono impegnate nei confronti della loro crescita personale, piuttosto che dell’organizzazione.
- – Tutti i sensi sono stimolati.
- – Le persone sono attive (discutono, partecipano, influenzano).
- – Le persone ricercano un feedback costruttivo.
- – Apprendono con il loro ritmo e sono rispettati nelle loro differenze.

(foto 2 Crescita Personale)
È indubbio che i benefici del life long learning siano diversi, e vanno dalla crescita personale e professionale, ad una maggiore consapevolezza di sé e degli altri per finire ad un aumento della qualità delle relazioni e della vita.
Ma dove e come possiamo continuare ad apprendere? Per la psicologa Carol S. Dweck[3], docente presso la Stanford University, ci sono alcune persone che tendono ad avere un approccio verso la vita secondo un modello di intelligenza fissa, ovvero le loro capacità intellettuali e i talenti sono “fissi”, statici, non c’è nulla che possano fare per cambiare, bisogna “esserci nati”. Poi ci sono altre persone che credono che l’intelligenza non sia una qualità fissa e stabile ma anzi che le proprie capacità possano crescere ed essere potenziate attraverso l’apprendimento continuo, l’accettazione degli errori, l’utilizzo consapevole di intelligenza ed emozioni insieme.
Quali sono le maggiori competenze da allenare nel prossimo futuro?
- – Pensiero sistemico
- – Intelligenza emotiva
- – Orientamento all’obiettivo
- – Pensiero Creativo
Sul dove a questo punto la risposta è facile: in tutti quei contesti ricchi di esperienze, scambio, condivisione, apertura, autenticità. In tutti quei luoghi dove è possibile trovare “Maestri” capaci di stimolare e generare, in chi si fa trovare pronto, nuove esperienze, nuovo apprendimento.
Nel 2018 nasce in Italia il primo Festival dell’Apprendimento Continuo “Maestri Fuori Classe”.[4]
Il festival nasce dalla consapevolezza che tornare ad imparare è la competenza su cui dobbiamo investire nei prossimi anni. Fermarsi per formarsi. La nostra società ha bisogno di maggiore e migliore formazione. Dobbiamo aumentare la qualità della formazione ma anche le occasioni per usufruire di formazione. Per formarci abbiamo bisogno di comprendere e per comprendere abbiamo bisogno di “maestri” che ci aiutino a capire.
Maestri Fuori Classe, è il festival dedicato alla conoscenza, uno spazio fisico, e mentale, aperto al dialogo e al confronto. È il primo festival, in Italia, dedicato all’Apprendimento Continuo.
Un laboratorio aperto in cui le persone – attraverso l’ascolto e l’incontro con i “maestri”, persone creative portatrici di un’idea generativa – possono apprendere nuovi metodi e strumenti utili a far emergere quella forma estrema di possesso che è la consapevolezza di sé, insieme alla capacità di stabilire “le migliori relazioni possibili” con la realtà che ci circonda.

(foto 3 concept grafico di Maria Cristina De Nigris)
Il festival, attraverso lectio magistralis, laboratori, seminari e tavole rotonde, diventa un luogo dove far incontrare e integrare nuove competenze per continuare a crescere, nuovi modi di organizzare, cooperare, generare lavoro, innovare prodotti e processi, inventare nuovi modi per costruire nuove reti.
In conclusione, Maestri Fuori Classe è un momento per fare festa intorno al concetto centrale dell’Apprendimento Continuo: la crescita della persona. Ritornare a percepirne il bisogno, fare emergere un nuovo desiderio, sperimentare ed elaborare nuovi risultati
Solo quando siamo consapevoli di questo processo, si attiva in noi quel cambiamento/miglioramento (empowerment) che percepiamo come crescita, lo sentiamo dentro di noi, lo percepiamo non solo a livello cognitivo ma anche a livello emotivo e sensoriale. Da quel momento in poi andiamo alla ricerca, continua, di tutto ciò che può contribuire a dare senso, scopo e significato alle nostre azioni e, ancor di più, alla nostra esistenza.
[1]Da Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Grandi_dimissioni sito visitato il 29/05/2023
[2] Knowles M. (1996), La formazione degli adulti come autobiografia, Raffaello Cortina Editore
[3] Dweck C. S. (2002) Teorie del sé. Erickson
[4] Da Maestri Fuori Classe http://www.maestrifuoriclasse.com/ (sito visitato il 25/05/2023)