Grande affluenza il 25 giugno in occasione del 2° Aperitivo di Project Management, presso la Libreria Assaggi nel quartiere San Lorenzo a Roma. Dopo il gradito e ricco aperitivo, il nostro ospite, Luca La Mesa, ha coinvolto i partecipanti su un tema affascinante e di grande attualità: come i Manager possono utilizzare al meglio i social network per posizionarsi correttamente in rete, cogliendone le numerosissime opportunità e riducendo al minimo i potenziali rischi. Nella prima parte dell’intervento, Luca ha illustrato alla platea i key trend del social marketing: il vero valore non è nel ricercare le idee ma bensì nel realizzarle rapidamente per ottenere un migliore posizionamento sul mercato. Non tutti gli attori (Brand, Professionisti, NGO ecc..) sui social media hanno lo stesso ROI e i vari social (Facebook, Twitter, Linkedin) sono molto diversi tra loro: la scelta del social media dipende dal progetto e dall’ambito (quello sportivo si presta ad esempio ad una maggiore frequenza di aggiornamento delle news e ottiene in media un maggiore “engagement” dato che i lettori sono veri “fan” della squadra e si entusiasmano e coinvolgono molto più facilmente). Riportando i risultati di alcune ricerche, Luca ha mostrato come i social network siano ormai più usati delle email, Facebook ha ormai superato da anni Google e Yahoo per tempo di presenza degli utenti online, addirittura 1 minuto su 7 è trascorso dagli utenti su Facebook), come essi diano velocità di connessione e diffusione di notizie che “non vanno più ricercate ma si fanno trovare”. I social network forniscono notizie in anteprima: il segreto del successo sta nell’individuare una “nicchia” di mercato e/o una specializzazione su cui posizionarsi. Nelle seconda parte Luca ha suggerito alla platea di Project Manager che la “differenza lo fa la modalità con cui si utilizzano i social network” al fine di massimizzare le opportunità (l’autorevolezza tramite Twitter può essere raggiunta tramite post mirati ed originali su tematiche di interesse, attraverso l’utilizzo della sentimental analysis per individuare i mood, ricercare ed avere platea di ascoltatori qualificati e non soltanto numerica) e minimizzare i rischi (minimizzare il rischio di fail, che spesso non sono errori del “mezzo social” ma errori di “marketing e comunicazione” che il mezzo tenderà ad amplificare), non perdere il legame di fiducia con i follower, evitando i fuori tema rispetto alle proprie competenze. Twitter è molto più indicato per comunicare tra contatti e con una platea più ridotta ma a volte più specializzata, LinkedIn per i contatti professionali, Facebook per il brand vista l’enorme bacino di utenti. Infine alcuni consigli preziosi per i Project Manager: farsi trovare sui social, utilizzare il proprio Nome-Cognome, registrare come dominio il proprio nome, indicizzarsi, controllare le opzioni di privacy per calibrare i correttamente indirizzare i post a gruppi di utenti, verificare i post che si pubblicano, seguire gruppi e persone rilevanti, effettuare pubblicazioni su slideshare, individuare la nicchia di specializzazione e diventare “evangelist”, trovare in maniera continuativa del tempo per aggiornarsi e vedere i video del TED per avere una visione molto più ampia su diversi temi. Un incontro avvincente, lasciandoci infine ai saluti di rito ed ad un arrivederci a presto per il prossimo aperitivo di Project Management !

 

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