Ringraziamo Alberto Scocco per aver accolto il nostro invito all’evento di “Letture di PM” venerdì scorso, 13 aprile a Pescara, presso la libreria La Feltrinelli per la presentazione del suo libro “Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero”.

Abbiamo registrato un numero elevato di iscrizioni e la numerosa partecipazione di soci e non soci, prova del sentito interesse verso una conoscenza più approfondita delle mappe mentali e del loro utilizzo, in particolare, nella gestione dei progetti.

Alberto Scocco ha insegnato in vari atenei italiani e dal 2000 è docente presso l’Università di Macerata dove cura il corso di Informatica presso la Facoltà di Giurisprudenza. Ciò che Alberto ci ha offerto nelle due ore trascorse insieme è soprattutto la sua esperienza di formatore e di consulente in ambiti quali la gestione dei progetti, della conoscenza, del cambiamento, dei processi e dell’innovazione.

Abbiamo molto apprezzato la sua abilità di moderatore e il suo aver saputo sapientemente utilizzare le mappe non solo come tema dell’incontro ma anche quale strumento di partecipazione e collaborazione all’incontro stesso. Suddivisi, infatti, in gruppi eterogenei, abbiamo risposto alle sue domande sui progetti (come nascono, quali sono gli elementi più importanti e quali invece quelli ostativi alla buona riuscita del progetto, …) e, grazie ad un moderatore scelto dal gruppo, abbiamo presentato in plenaria tre parole chiave che potessero rappresentare le risposte del gruppo e posto una domanda per l’autore. Via via che i gruppi si presentavano, Alberto ha creato, real time, una mappa facendoci toccare con mano quanto possa essere potente “il mapping per pensare e la mappa per rappresentare”. L’incontro si è poi sviluppato e concluso sulla base delle domande emerse, in un clima sentito, di partecipazione attiva e vivace.

Con Alberto abbiamo compreso quali sono le principali tipologie di mappe del pensiero: mappe mentali, mappe concettuali e solution map. Quest’ultime combinano le più importanti caratteristiche delle mappe con gli strumenti di produttività informatica. Alberto è stato bravo nel mettere a fuoco più la questione metodologica che quella tecnologica, più i processi mentali che sono dietro il mapping e non i risultati grafici, rassicurandoci che chiunque può elaborare mappe, anche chi non è proprio portato per i disegni e le rappresentazioni grafiche. I software disponibili per la rappresentazione e distribuzione delle informazioni rappresentano un innegabile supporto ma il mapping è essenzialmente uno strumento mentale.

Per ciascuna tipologia di mappa ha fornito suggerimenti operativi e possibilità/opportunità di utilizzo, riferendosi a specifiche fasi del progetto: ideazione; pianificazione delle attività; comunicazione dentro e fuori il team di progetto e con i vari stakeholder; formulare piani di intervento.

Abbiamo appreso quanto le mappe possano essere un utile e soprattutto potente strumento, poiché in grado di conciliare la sfera mentale creativa e quella cognitiva, per analizzare e gestire la complessità di un progetto, definire e trovare soluzioni a problemi/task, elaborare idee e presentare in modo semplice e chiaro pensieri articolati così come specifiche attività di progetto.

Ringraziamo quanti hanno partecipato all’evento, sicuri che sono tornati a casa e nei luoghi di lavoro con molto più di un martello. “Colui che ha solo il martello vede solo chiodi” (detto popolare), come ci ha ricordato Alberto.

Comitato Abruzzo Molise

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