Abstract: La pandemia ha cambiato molte abitudini sociali, nel modo di relazionarsi e fare comunità anche in campo professionale. A molte limitazioni, ormai superate, si sono aggiunte molte opportunità che possono essere fruttuosamente utilizzate anche in una comunità come quella del PMI per chi volesse conoscere, condividere ed unirsi alle attività del Branch Roma.  

Questi anni di pandemia hanno cambiato molte delle nostre abitudini e consapevolezze. Con la rinata voglia di vivere, si è affermato anche un rinnovato senso di partecipazione ed appartenenza. Sicuramente lo smart-working, alle limitazioni della presenza fisica e della socialità diretta, ha introdotto anche nuove opportunità sia nella dimensione lavorativa sia in quella partecipativa.

Si sono ampliate infatti le possibilità di contatti, le modalità di interazione e dunque una dilatazione dei tempi di vita in ragione degli abbattimenti delle distanze e dei relativi spostamenti.

Questo, ha consentito a molti di poter dedicare maggior tempo e coinvolgimento alle proprie passioni o, semplicemente, alle proprie attività o interessi professionali.

E’ quanto possiamo affermare sia accaduto anche per la nostra comunità del Branch Roma, già viva ed attiva prima del Covid con incontri, eventi ed aperitivi di project management che si svolgevano prevalentemente in presenza, ma recentemente rinnovata nel suo gruppo di volontari. Ad una prima fase di disorientamento a causa della pandemia, è seguito poi con la “normalizzazione”, anche un nuovo modo di incontrarsi e di interagire attraverso gli strumenti on-line. Ad una nuova consapevolezza partecipativa si è affiancata anche una consapevolezza di una maggiore produttività che poteva rendere possibili nuove opportunità di conoscenza, aggregazione e operatività.

A chi svolgeva impegnative attività lavorative ma voleva dedicarsi a partecipare attivamente ai lavori della propria comunità di project management, rendendo disponibili competenze, esperienza e professionalità, si sono aperte nuove strade ed opportunità. Questo non significa continuare a vivere nel virtuale ma, sicuramente, rendere più compatibile e produttiva la propria vita personale e lavorativa, contribuendo alla crescita del Central Italy Chapter.

Questo è ancor più vero in una città come Roma dove le distanze e gli spostamenti sono stati da sempre problematici. Organizzarsi adesso ad esempio con un gruppo whatsapp, riunirsi online negli orari più disparati e consultarsi rapidamente, scambiarsi documenti attraverso strumenti di condivisione, consente quantomeno di svolgere la mole di lavoro di “back-office” in modo efficiente, produttivo e compatibile con le proprie agende.

Questo non vuol dire ovviamente esentarsi poi dagli eventi fisici ma l’opportunità di potersi dedicare a questi in modo mirato e ottimizzato.

Di fondo resta la consapevolezza dell’importanza del project management e della diffusione della sua cultura anche tra i giovani nelle scuole e nelle Università, contribuendo mettendo a fattor comune la propria esperienza e professionalità, impegnandosi attivamente nella comunità con ‘idea di “restituire” anche al sociale con l’impegno di condividere idee, esperienze e competenze.

Questi anni ci hanno reso ancor più consapevoli, nonostante gli innegabili vantaggi dell’online, dell’importanza della socialità, del senso di appartenenza ad una comunità, in questo caso ad una viva e utile causa come quella del project management che a maggior ragione non è solo teorica ma richiede una condivisione di esperienze, pratiche e relazioni (oltre che di “networking” anche personali) che sono nelle ragioni della comunità stessa. Il concetto di comunità stesso è collocato al livello delle relazioni sociali e da questo potrà nascere anche una nuova fioritura di incontri ed eventi in presenza sicuramente più articolati, originali ma, soprattutto più consapevoli della ricchezza dei contributi che ciascuno sarà in grado di dare da questo rinnovato impegno e dalle nuove opportunità di interazione e conoscenza oltre che professionali anche umane.

Insomma se dovessi dare una motivazione, direi che oltre alla volontà di mettersi a disposizione e dare il proprio contributo esperienziale al Branch Lazio, sicuramente i nuovi strumenti offrono molte più modalità e opportunità e a chi volesse unirsi e collaborare, creando nuove occasioni di networking professionale.

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  • Walter Iolandi

    Laureato in Sociologia e specializzato in Scienze Sociali per le Politiche, le Risorse umane, l’Organizzazione e la Valutazione presso l’Università La Sapienza di Roma e in Filosofia presso l’Università di Tor Vergata. Si occupa di Informatica dai primi anni ’80. Ha lavorato in primarie aziende ICT, tra cui il gruppo Olivetti, dove ha partecipato prima allo sviluppo di importati progetti di trasformazione ICT per il settore pubblico e successivamente alla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni. Ha ricoperto ruoli di Bid & Project Manager nel marketing e nella prevendita, in particolare nella gestione di gare ed appalti per la Pubblica Amministrazione dove attualmente lavora come assistente informatico. È project manager certificato PMP® dal 2015.