Benvenuti nel nuovo Blog del PMI Central Italy
Uno spazio creato per ritrovarci e interagire. Condividere i segreti del nostro “mestiere”, dubbi e idee. Collegarci ad altre persone con cui condividiamo la stessa passione. Il luogo dove poter dare il proprio contributo, sapendo che esso sarà apprezzato. Dove apprendere qualcosa in più sugli strumenti e le metodologie che affiancano la nostra professione. Il posto dove poter crescere professionalmente e permettere ad altri di farlo. Lo spazio dove riunirsi in una comunità, partecipare attivamente alla sua vita e magari legarsi anche emotivamente ad essa.
Questo è lo spirito che ci ha guidati nel realizzarlo e ora, insieme, dobbiamo fare in modo che ciò si concretizzi.
Questo è lo spirito che ci ha guidati nel realizzarlo e ora, insieme, dobbiamo fare in modo che ciò si concretizzi.
Noi, dal canto nostro, cercheremo di rispondere al sempre maggiore fabbisogno di conoscenza imposto dalle sfide con cui le organizzazione oggigiorno si confrontano. Un sapere che soddisfi le esigenze delle diverse tipologie di aziende, all’interno delle quali la nostra comunità di project manager opera. Questo, non solo, per permettere a ciascuno di noi di far fronte alle peculiarità dei contesti in cui è inserito (anche in virtù degli scenari sociali, nazionali e internazionali sempre più complessi e problematici) ma per far sì che ognuno, attraverso questa conoscenza, sia in grado di individuare soluzioni o produrre idee innovative. Caratteristica che si traduce nella produzione di valore per le organizzazioni e al tempo stesso, nell’esplicazione del talento. Tema, quest’ultimo, sul quale le organizzazioni sono e saranno sempre, estremamente sensibili.
Per far fronte a tutto questo, ci occuperemo di aumentare la consapevolezza riguardo le prerogative della nostra identità professionale.
Parleremo di metodologie, di Standards, di Tools, di certificazioni e di tutto ciò che ruota intorno a questi temi. Discuteremo di nuove tecnologie, Risk management, Change management, Industria 4.0, IoT, Intelligenza artificiale, pensiero sistemico e più in generale, di tutto ciò che sta caratterizzando il presente e preparando il futuro dei mercati e delle organizzazioni. Al tempo stesso parleremo di leadership e comunicazione, attraverso le innumerevoli sfaccettature di cui queste si rivestono, occupandoci di ciò che prelude al successo dei gruppi di lavoro. Guarderemo, però, anche al benessere psicofisico della persona affinché ciascuno di noi, in primis, diventi project manager di se stesso. Condivideremo, inoltre, storie di progetti e ragioneremo insieme sulle lesson lerned ad essi collegate. Parimenti vi racconteremo la vita interna al Chapter e ai Branch, attraverso lo sguardo dei volontari e del significato che riveste per ciascuno di noi, far parte di questa meravigliosa comunità.
All’altro polo, voi che ci leggete, non vi limitate a seguirci sostando nella periferia della comunità ma siatene i protagonisti, proponendoci voi stessi contenuti (esperienze, riflessioni, etc.) da condividere con gli altri. Scriveteci sulle tematiche che ritenete importante approfondire, sui dubbi che volete chiarire. Così da permetterci di individuare i vostri bisogni conoscitivi e vitalizzare ulteriormente la vita di questa comunità che per essere influente, deve restare dinamica, aperta e ricettiva in differenti direzioni.
Il prestigio, l’influenza, il successo di questa comunità e quindi indirettamente di ognuno di noi, dipendono in larga misura dall’energia che saremo in grado di produrre insieme[1]. Dobbiamo, come già facciamo da anni come associazione, vitalizzare le nostre reti di relazioni e attraverso la reciprocità, veicolare conoscenze che permettano a ciascuno di noi di apprendere e ideare modalità nuove di supportare la gestione dei progetti a fronte delle innumerevoli trasformazioni, crisi, scenari imprevisti che ci troveremo ad affrontare.
C’è, inoltre, l’urgenza di trovare soluzioni nuove ai problemi che da anni affliggono la nostra società e le sue organizzazioni, coniugando lo sviluppo con la sostenibilità, l’inclusione con la paritarietà, il profitto con l’etica, la libertà d’impresa con la responsabilità (anche in termini di tutela dei diritti), la specializzazione delle identità professionali con la frammentazione dell’esperienza lavorativa, la logica del tornaconto personale con quella del benessere del gruppo di cui siamo parte, l’avanzamento tecnologico con il tema dell’obsolescenza delle professionalità, l’armonizzazione tra tempo lavorativo e quello destinato alla sfera privata, la produttività lavorativa con il benessere della persona, la flessibilità dei contesti lavorativi con la gestione dell’incertezza.
Ebbene, insieme, possiamo riuscire a incidere su quello che sotto molti punti di vista è il “progetto di tutti i progetti”, la sfida più grande che l’umanità si trova a dover affrontare: rigenerare questa società tutelando e promuovendo lo sviluppo, il benessere delle sue organizzazioni e delle persone che le costituiscono.
[1] Questa espressione è parafrasata da un bel libro sulle “comunità” scritto da tre studiosi, tra cui Etienne Wenger uno dei pionieri sulla materia, dal titolo “Coltivare comunità di pratica”, di E. Wenger, R. Mc Dermott, W.M. Snyder, editore “gueriniNext”, 2013;