Cari Soci ed Amici

pubblichiamo la terza intervista di questo percorso di approfondimento degli aspetti culturali e legislativi del Project Management. Ci concentriamo questa volta sul Sud Africa dove troviamo una ottima cultura sul Project Management, specialmente nel settore delle infrastrutture.

Intervistiamo quindi Jaycee Krüger.

In quale nazione svolge la sua attività?

South Africa

E con quale ruolo?

Io ho diversi ruoli: sono parte della governance board del PMI® Sud Africa, sono la chairperson del SABS/TC258, il comitato locale parallelo al comitato internazionale ISO/TC258, lo stesso che in passato ha prodotto la ISO 21500 e che ora sta lavorando nuovi standard internazionali, sono un Project Manager, sono anche il fondatore dell’azienda di consulenza Greybeards Inc. che assiste i nostri clienti a migliorare i deliverable dei loro progetti, sono il segretario dell’ISO/TC258 WG02 (Governance of Projects) un gruppo di lavoro responsabile di creare uno standard per la governance dei progetti, sono membro del Ethics Member Advisory Group (EMAG) un gruppo creato dal PMI® GOC (Global Operation Center) per promuovere e facilitare l’etica nel project management a livello globale. Questo è brevemente quello che svolgo al momento. Ho ricoperto ruoli simili in passato ed è tutto visibile sul mio profilo in LinkedIn.

E’ il Project Management una materia insegnata presso le università e normalmente frequentata? Quanto dettagliato è l’insegnamento?

Si, ed in varie Università del Sud Africa. Si varia tra brevi corsi all’interno di Lauree brevi, a corsi per la Specialistica ed anche per il Dottorato. Diverse di queste Università sono registrate PMI® REP.

E’ il ruolo di Project Manager ufficialmente e chiaramente definito in Sud Africa?

Certamente. Il Project Management è piuttosto maturo in Sud Africa: fin dal primo coinvolgimento con il PMI, i progetti Sud Africani sono stati finalisti in 5 occasioni e hanno vinto per 3 volte il premio Project of the Year concesso dal PMI® Nord America. Il ruolo è definito da ogni organizzazione che impiega i Project Manager ed anche da ogni associazione professionale che rappresenta i Project Manager (e.g. PMI, APM SA, SAICM etc.), ma il ruolo è anche definito e regolato a livello legislativo dal governo Sud Africano. Per il Project Management nell’ambito delle costruzioni ci riferiamo al sito http://www.sacpcmp.org.za/. Ho personalmente partecipato al Comitato Direttivo che ha creato la prima bozza dell’atto 48 del 2000 che regola il Project Management in questo settore (Link all’atto 48 del 2000). Ad ogni modo è stata la prima “autorizzazione” di Project Management nel mondo. Ci sono ancora molte problematiche aperte, che spiegano la mancanza di iniziative simili in altre nazioni, ma credo che è comunque un passo in avanti nella giusta direzione.

Può un Project Manager lavorare come professionista e supportato dal un Ordine Professionale dedicato? Possiamo comparare questo supporto a quello che viene dato alle professioni “classiche” come gli Architetti, Avvocati, Farmacisti etc..’

Si. Nel sito http://www.sacpcmp.org.za/ è disponibile una copia dell’atto ed è possibile vedere che è strutturato come parte di un insieme di professioni dell’ambito delle costruzioni. Non è possibile dire la stessa cosa per il Project Management di altri settori come IT, banking, farmaceutico etc. Abbiamo anche la certificazione PMP (ed altre) del PMI® che è largamente utilizzata per il PM in generale e come come “entry level”. Altre associazioni professionali offrono la certificazione IPMA (sempre in Sud Africa), ma è ancora piuttosto immaturo.

Come il vostro sistema si assicura che il Project Manager abbia le giuste competenze?

Ancora una volta i criteri di accettazione sono certificati dal SACMCPM e sono disponibili sul sito http://www.sacpcpm.org.za/ . I criteri hanno un approccio a più livelli che include un assessment chiamato RPL (Recognition of Prior Learning) che assicura un controllo di qualità accettabile. Poi ci sono le certificazioni PMI® che sono tutte basate sulla combinazione di esperienza ed esame ed infine la certificazione IPMA che è basata su esame ed anche da assessment.

E’ obbligatorio il titolo per candidarsi su una offerta di lavoro governativa? E’ richiesto anche dalle aziende private?

Nei progetti su infrastrutture per lo stato è normalmente richiesta la certificazione SACMCPM per i Project Manager.

Mi sa dire orientativamente quante persone hanno ufficialmente il titolo di Project Manager?

L’ultima statistica disponibile è del 2011 (presente anche sul sito ufficiale) e si parla di 2400 professionisti in tutta la nazione.

Lo standard ISO 21500 ha aiutato la regolamentazione locale sul Project Management?

No, nessun aiuto! Ci sono buone ragioni per questo e la natura dello standard ISO21500 è uno. La ISO21500 non è intesa per una crescita di competenze delle persone, ma per ratificare i requisiti minimi dei processi utilizzati per la gestione dei progetti. Quindi non è per le persone, ma per i progetti. Ci sono molti, molti standard sul tema della competenza che possono essere utilizzati per la competenza delle persone. Non possiamo pensare di certificare i Project Manager con la ISO 21500. Durante la stesura della ISO21500 abbiamo avuto dibattiti ed abbiamo raggiunto il consenso che non era il caso di pensare alla certificazione. Per chi è interessato alla competenza delle persone e alla loro crescita allora suggerisco il sito GAPPS (http://www.globalpmstandards.org/) che fornisce standard gratuiti sviluppati da esperti in materia di sviluppo, verifica e certificazione di persone.

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