Riportiamo integralmente il messaggio inviato il 20 Marzo dal Project Management Institute a tutti i soci e titolari di credenziali PMI® in Italia

Ai Soci del PMI® ed ai Titolari di credenziali PMI® In Italia

Come sapete ci sono stati degli sviluppi e delle preoccupazioni relative alla Legge 4/2013 che è stata approvata l’anno scorso e che impatta tutte le professioni non regolamentate.

Il PMI® vi informa che stiamo lavorando affinchè il PMI® entri a far parte dell’elenco delle  associazioni ex-legge 4/2013 del Ministero dello Sviluppo economico. Il PMI® è stata la prima organizzazione al mondo ad offrire una credenziale specificamente disegnata per i project managers e la nostra certificazione è uno standard globale sviluppato dai project managers per i project managers, rappresentando in tal modo la nostra comunità globale. Oggi il PMI  è presente in Italia con oltre 4100 soci, di cui 2600 sono soci anche di uno dei tre chapters e oltre 2200 persone sono Project Management Professionals (PMP)®.

La nostra credenziale (PMP)® è accredidata secondo gli standards ISO (International Organisation for Standardization) 17024 e ISO 9001:2008. Lo standard ISO 17024 include dei requisiti stringenti per la sviluppo dell’esame, il mantenimento e il processo di educazione continua/ri-certificazione. Lo standard ISO 9001:2008 sottindende un processo continuo di verifica della qualità attraverso un’attenzione rigorosa allo sviluppo ed al mantenimento di un efficace processo di controllo e gestione della qualità. Maggiori informazioni in questo link http://www.pmi.org/Certification/PMI-Certifications-and-ISO-Accreditation.aspx

l’Ente Nazionale di Unificazione (UNI) ha avviato un gruppo di lavoro che sta sviluppando un standard in questa area. Tutti i tre chapters Italiani del PMI® (PMI® Northern Italy ChapterPMI® Rome Italy Chapter e PMI® Southern Italy Chapter) stanno collaborando e sono attivamente coinvolti in queste attività per preservare il valore delle credenziali PMI.

Dobbiamo essere orgogliosi di appartenere alla più grande associazione mondiale di Project Management  che, negli ultimi 40 anni, ha svolto un ruolo guida nello sviluppo della professione. In vostra rappresentanza, I chapters Italiani del PMI® stanno lavorando diligentemente affinchè le competenze dei Project Managers certificate dal PMI® siano riconosciute ufficialmente dalla Legge Italiana. Vi faremo avere ulteriori informazioni ed aggiornamenti a seguito degli sviluppi delle attività del gruppo di lavoro UNI. Nel frattempo consultate il documento con le domande frequenti allegato (FAQ)

Signature PMI® representative:  Brian Weiss, PMI® Vice President Practitioner Markets
   
   
Co-signature PMI® Northern Italy Chapter: Walter Ginevri (President)
   
Co-signature PMI® Rome Italy Chapter: Anna Maria Felici (President)
   
Co-signature PMI® Southern Italy Chapter: Franco Giacomo (President)

FAQ

Che cosa è la Legge 4/2013?

La Legge 4/2013, entrata in vigore nel 2013, è una legge sulle professioni non regolamentate, che consente di riconoscere professioni non organizzate sotto forma di ordini o corporazioni.  Nell’ambito di questa legge, le organizzazioni professionali saranno riconosciute come rappresentative di alcune professioni e avranno  un codice etico per la professione che rappresentano.

In particolare, la Legge 4/2013 intende migliorare la qualità dei servizi resi dai professionisti del project management consentendo alle associazioni riconosciute di “certificare” la corretta qualifica delle persone che appartengono all’associazione stessa, al fine di fornire un certo grado di affidabilità nell’interesse dei clienti. Comunque, la Legge 4/2013 non obbliga per legge a diventare socio di un’associazione e l’appartenenza ad una associazione non è un requisito per praticare la professione stessa,  poiché l’iscrizione ad un’associazione  è volontaria e la “certificazione” da parte di  un’associazione non dà alcun vantaggio ai professionisti certificati tranne quelli che derivano dal riconoscimento dell’associazione nell’industria di riferimento.

Che cosa è l’UNI?

L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) è membro dell’ISO (International Organisation for Standardization) in Italia.  L’UNI ha acquisito un status speciale con il decreto Presidenziale nel 1955 ed opera come associazione non-profit ed è responsabile dello sviluppo, della pubblicazione e della promozione di standard tecnici per tutti i settori dell’industria, del commercio e per il settore dei servizi.

Che cosa è Accredia?

Accredia è l’Ente Italiano di Accreditamento nominato dallo Stato Italiano per svolgere le attività di accreditamento ed è stato riconosciuto dalla Stato Italiano il 22 Dicembre 2009 come l’unica Autorità dello Stato che svolge attività autorizzata  di accreditamento nel territorio Italiano. Questo organismo nazionale è responsabile dell’accreditamento, che è un servizio di interesse nazionale. L’accreditamento aiuta le aziende, i consumatori e la pubblica amministrazione e le autorità locali a confidare  che, in un mercato globale sempre più competitivo, la qualità e la sicurezza dei beni e servizi disponibili, è assicurata dalla produzione alla catena di distribuzione.

In che modo il PMI® ed i tre chapters Italiani stanno lavorando con UNI ed Accredia per proteggere ed aumentare il valore della vostra certificazione?

Nel 2012 l’ISO (International Organization for Standardization) ha emesso l’ISO 21500:2012, linea guida per il project management, che può essere utilizzata da ogni organizzazione, pubblica o privata o di pubblico interesse,  e per ogni tipo di progetto a prescindere dalla complessità, dimensione o durata. L’ISO 21500:2012 è stata riconosciuta dall’UNI.

UNI ha attivato un gruppo di lavoro che sta sviluppando la norma italiana del settore che consentirà di attivare il processo di certificazione da parte di Accredia. Tutti e tre i chapters (PMI® Northern Italy ChapterPMI® Rome Italy Chapter and PMI® Southern Italy Chapter) stanno collaborando attivamente e sono coinvolti in questo progetto per preservare il valore delle certificazioni PMI. Quando UNI rilascerà la norma, Accredia potrà riconoscere le organizzazioni che possono rilasciare una certificazione in project management approvata da UNI.

Intervista all’Ing. Claudio Rolandi membro del Technical Services Committee di UNI come Presidente del WG 13 “Project Management” in TC “Services”, and Italian representative in CEN PC 381 “Management Consulting”.

Domanda:

Un associazione professionale di cui alla legge 4/2013, qualora sia riconosciuta dal Ministero della Sviluppo Economico (MISE) rappresenta in modo esclusivo le professionalità oggetto del proprio scopo giuridico?        

Risposta dell’Ing. Rolandi:

No. Possono esistere più associazioni iscritte nel registro tenuto dal MISE per la stessa professione, ma nessuna può avere la rappresentanza  in esclusiva. L’iscrizione di una associazione in tale elenco consente all’associazione solamente di rilasciare ai propri soci l’Attestato di Qualità.

Domanda:

Possono esistere più associazioni professionali che rappresentano una medesima professione? 

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Si. Ci sono già più associazioni diverse che rappresentano la stessa categoria. Ad esempio, ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro.

Domanda:

I soci di una associazione di cui alla Legge 4/2013, riconosciuta dal MISE, che tipo di certificazione possono ottenere dalla propria associazione?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Nessuna certificazione ma solo l’Attestato di Qualità dell’associazione, rilasciata solo per i propri soci.

Domanda:

I soci di una associazione di cui alla Legge 4/2013, riconosciuta dal MISE, possono avere dei vantaggi di esclusività nello svolgimento della propria professione (e.g. accesso esclusivo a concorsi e/o gare di appalto pubblici)?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Assolutamente no

Domanda:

Qual è la differenza tra una certificazione che rispetta gli standards ISO (e.g. PMI) o UNI rispetto alla certificazione che una associazione di cui alla Legge 4/2013 può rilasciare?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Secondo la legge 4/2013 la certificazione di conformità alla Norma UNI può essere rilasciata solamente da Organismi di Certificazione, di parte terza, accreditati da ACCREDIA secondo la Norma ISO 17024. E’ quindi vietato rilasciare tali certificazioni da parte di altri soggetti (non accreditati).

Il valore di tali certificazioni di conformità è riconosciuto dal mercato per effetto dell’accreditamento di ACCREDIA che controlla periodicamente (secondo norme ISO pertinenti) gli Organismi preposti a certificare le professioni (Regolamento Europeo 765 del 2008).

Le associazioni non sono soggette a tali controlli e quindi rilasciano attestazioni alle quali il mercato potrebbe non attribuire valore perché prive della stessa garanzia.

Domanda:

Se una persona socia di un associazione di cui alla legge 4/2013, decide di uscire da questa associazione può continuare a svolgere la propria professione?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Sì, può svolgere la professione, ma non può continuare ad avere l’Attestato di Qualità dell’Associazione.

Chiunque può svolgere qualsiasi professione senza essere certificato, o senza essere socio di una determinata associazione. La legge non pone vincoli ma indirizza il mercato verso i professionisti “garantiti”.

Domanda:

La legge 4/2013 crea delle nuove professioni?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

No. Promuove l’emersione delle professioni esistenti. Anche Istat non ha codici per categorie di attività “di fatto”.

Domanda:

Aziende che hanno investito in certificazioni ANSI, ISO, UNI debbono fare iscrivere i propri associati ad un associazione professionale secondo la Legge 4/2013?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

No. Assolutamente.

Domanda:

La legge 4/2013, per dare dei vantaggi specifici, ha necessità dell’esistenza di una linea guida di certificazione professionale riconosciuta da UNI?

Risposta dell’Ing. Rolandi:

Le associazioni possono richiedere all’UNI di fare la norma.

La credibilità dei certificati è data dal fatto che questi siano emessi da organismi di certificazione accreditati.

Se un professionista certificato in Italia va in Inghilterra, il certificato emesso da un Organismo Accreditato da ACCREDIA deve essere riconosciuto, in quanto esiste il mutuo riconoscimento tra organismi accreditati nei due paesi. Lo stesso vale per gli altri stati membri dell’UE i cui Enti di Accreditamento hanno sottoscritto Il Multi-Lateral Agreement Europeo.

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