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2° APERITIVO DI PROJECT MANAGEMENT – Vincere facile col Project Management

Si è svolto lo scorso 25 Settembre presso il nostro consueto ritrovo di “Pagine e Caffè” il 2° Aperitivo di Project Management del 2013. L’evento era dedicato al Project Management nel mondo dell’edilizia e delle infrastrutture ed era per questo aperto anche ai non soci. Hanno preso parte all’evento 25 persone che hanno dato vita ad un vivace ed interessante dibattito.

Durante l’incontro Marco Irace, socio fondatore ed amministratore di  Sillogica, ha posto particolare enfasi sulle imprese minori (le cosiddette Piccole e Medie Imprese con meno di 250 dipendenti), che in ambito Costruzioni e Infrastrutture sono oltre 600.000 in Italia e che hanno probabilmente maggiore bisogno di tecniche di Project Management. Ciò perché inizia a diffondersi il convincimento che con il Project Management e le sue metodologie si possa effettivamente recuperare marginalità. Marco ha poi spiegato le ragioni per cui il Project Management non è ancora diffuso nel contesto delle Infrastrutture e Costruzioni, indicando tra le seguenti principali cause:

1) domanda carente;

2) retaggio culturale;

3) verticizzazione organizzativa;

4) maturità tecnologica del prodotto;

5) semplicità del processo.

Le soluzioni, secondo Marco, sono da ricercare in un ponderato mix di uomini, modelli e sistemi informatizzati.

Sul fronte degli UOMINI  Marco  ha indicato come  rimedi per lo sviluppo della figura professionale del Project Manager: formazione, individuazione percorsi di carriera, sistemi premianti, dipendenza organizzativa da importanti sponsor di progetto.

Sul versante dei MODELLI  è stato evidenziato il limite dovuto ad un’analisi economica limitata al semplice confronto costi diretti/ricavi di commessa ed alla gestione di contratti prevalentemente di tipo time & material piuttosto che a corpo. Ne deriva, come conseguenza, una scarsa attenzione ai preventivi e l’assenza di stima di costi indiretti. Inoltre il controllo della commessa è basato semplicemente su un avanzamento di tipo contabile, che non riflette l’effettivo andamento tecnico-economico. Tra i rimedi suggeriti sui modelli, Marco ha indicato l’utilità di adottare modelli di preventivazione  ritagliati in funzione del modello di controllo disponibile, ed inoltre è importante che i costi siano aggregati per destinazione di WBS. Per i tempi poi spesso il crono programma è impiegato solo per il tempo contrattuale e risulta frequentemente tralasciato per contenere gli “effetti collaterali” indesiderati, soprattutto da parte del committente, che si troverebbe costretto  a rispettare rigidamente una serie di milestone magari troppo vincolanti contrattualmente.

Infine per quello che riguarda i SISTEMI INFORMATIZZATI, Marco ha evidenziato che debbano essere proporzionati  alla realtà che li utilizza evitando sovra o sottodimensionamenti che ne vanificherebbero l’efficacia.

Marco ha poi toccato il tema della Comunicazione, evidenziando l’utilità di un reporting con caratteristiche di rapidità, esaustività, snellezza e certezza del dato. In termini poi di gestione dei rischi, Marco ha mestamente preso atto che sono quasi misconosciuti presso le PMI, mentre sono presenti soprattutto quelli di tipo progettuale e finanziario. Tra i rimedi più efficaci va segnalata l’allocazione di quote  budgetarie (circa 8-10% dell’importo di commessa), che spesso in gergo va sotto il nome di Management Contingency.  Infine Marco ha rivolto uno sguardo ai Lavori Pubblici, riflettendo che l’abbassamento progressivo degli importi medi degli appalti (da 2,2 Mln€ nel 2010 a 1,8 Mln€ nel 2011) di fatto possa favorire le Imprese Minori.  Inoltre risulta d’interesse per le PMI® anche il Project Financing, ambito in cui risulta chiave il ruolo delle banche e l’utilità del Project Management.

 

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